Giornalisti a scuola di partito

Un nuovo esame di qualificazione per gli aspiranti giornalisti sarà introdotto dall’Amministrazione Generale della Stampa e dell’Editoria cinese. Lo ha riferito giovedì scorso il South China Morning Post nella sua edizione online (Journalists must face new exam). Ai futuri giornalisti verrà richiesto di conoscere le teorie del socialismo “con caratteristiche cinesi”, il marxismo e l’etica […]

Diffamazione e bavagli

In Italia la tutela dell’altrui reputazione limita la libertà di stampa. Fra i due valori – reputazione altrui da un lato, libera manifestazione del diritto di cronaca dall’altro – il primo rischia spesso di prevalere sul secondo. Sto esagerando? Pensiamo alla forza di condizionamento esercitata sui giornalisti dalla previsione, nel nostro ordinamento, del reato di […]

YouTube, non c’è diffamazione

Questa mattina molti commentano la sentenza del Tribunale di Milano, che ieri ha condannato tre dirigenti di Google a sei mesi di reclusione per violazione delle norme sulla privacy (la vicenda, ben nota, riguarda la pubblicazione su YouTube di un video in cui alcuni ragazzi insultano, deridono e umiliano un compagno down). Pochi, invece, si […]

WSJ.com sul Decreto Romani

Le norme contenute nel cosiddetto Decreto Romani rappresentano “uno dei tentativi più radicali di rafforzare il controllo sull’uso dei video in Internet da parte di un governo occidentale”. Lo scrivono Stacy Meichtry e Giada Zampano in un articolo apparso ieri su WSJ.com (Italy Plans to Extend TV Rules to Web Videos). Nel servizio si riporta […]

Ucraina: 100 mila tweets non fanno primavera

Qual è la posizione dei mass media nell’Ucraina post-comunista? In particolare, qual è il contributo di Internet alla definizione della sfera pubblica ucraina e allo sviluppo della comunicazione politica in quel paese? E infine: come vengono usate le nuove piattaforme mediali (di blogging, micro-blogging e social networking) nelle elezioni presidenziali in corso? Riprendo qui alcuni […]

Freedom to connect: è solo una coperta retorica?

Il discorso pronunciato dal Segretario di Stato americano Hillary Clinton il 21 gennaio scorso al Newseum di Washington DC merita un bookmark (il testo integrale è disponibile sul sito di Foreign Policy, qui). Sebbene ispirato alla pubblicistica ingenua della Rete liberatrice e condito con una serie di luoghi comuni sulla proprietà salvifiche dei nuovi media […]

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