Maroni, Palin e la democrazia del pubblico

Quella del ministro Roberto Maroni, che mentre scriviamo si accinge a pagare pegno alla logica dei nuovi format televisivi, pur di non rinunciare ai 9 milioni di spettatori di “Vieni via con me”, rischia di essere la performance di un dilettante, in confronto a quella di Sarah Palin.

John Berman e Sarah Kunin ci descrivono su ABC News la maratona mediatica che impegnerà la ex candidata alla vicepresidenza degli Stati Uniti nei prossimi cinque giorni (Sarah Palin’s Media Blitz Includes Book Release, Reality TV). Si comincia questa sera, con la partecipazione della figlia Bristol alla versione americana di “Ballando sotto le stelle”, trasmessa dalla stessa ABC. Il blitz proseguirà domani con il lancio del libro America by Heart: Reflections on Family, Faith, and Flag (New York, HarperCollins Publishers): un’opera che si preannuncia intrisa di valori familiari e patriottismo. Infine il 28 novembre andrà in onda su TLC la nuova puntata del reality “Sarah Palin’s Alaska”, in cui la nostra si cimenterà nella pesca d’altura dell’ippoglosso (Just for the Halibut è l’evocativo titolo).

Maroni a “Vieni via con me”, la Palin impegnata in un reality con il suo stesso nome. Nell’epoca della “democrazia del pubblico” è la politica che usa la televisione, si domanda oggi Ilvo Diamanti su Repubblica (Il format Saviano tra politica e tv), o la televisione che usa la politica?

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