La vicenda dei diari – probabilmente falsi – di Mussolini, agitati da Marcello Dell’Utri e di prossima pubblicazione da Bompiani, mi sembra emblematica. L’operazione “culturale” si basa sull’idea che i diari siano interessanti a prescindere dalla loro autenticità. Quindi non ci si preoccupa più di tanto di dimostrare che la mano è quella del Duce. Anzi, lo stesso Dell’Utri sostiene che tale dimostrazione non abbia senso. Il senso sta semmai nella spettacolarità del gesto editoriale: spettacolarità alimentata proprio dal fatto che i diari potrebbero essere veri come falsi. Siamo alla de-differenziazione preconizzata da Baudrillard, al simulacro che sostituisce il reale e il fittizio, confondendoli in nome dell’intrattenimento. I glutei ritoccati di Monica Bellucci sulle copertine dei magazine patinati e i diari del Duce (già liquidati da De Felice in epoca pre-photoshop) rispondono alla stessa logica: è l’iperreale, bellezza!
Mussolini photoshopped
