Anche l’iPad rende stupidi?

Torno sul tema dei possibili effetti dei nuovi media sulle nostre capacità cognitive . Ne ho parlato il 21 luglio scorso nel post Che cosa fa Internet alla mente, commentando il recente libro di Nicholas Carr, The Shallows. Faccio ora alcune considerazioni specifiche relative ai dispositivi con interfaccia multitouch come iPhone, iPad e altri.

Assumiamo che Carr abbia ragione, quando sostiene che la continua interruzione dei percorsi cognitivi ostacoli trasferimento delle informazioni dalla memoria temporanea a quella a lungo termine e quindi renda più difficoltosi i processi di apprendimento. La domanda è: tutti i nuovi media sono caratterizzati dall’interruzione dei percorsi cognitivi? Esiste uno studio interessante di Muhammet Demirbliek in proposito. Demirbilek è professore associato di tecnologie educative alla Suleyman Demirel University (Almaty, Kazakistan). La sua ricerca evidenzia i vantaggi di un’interfaccia a elementi non sovrapposti (tiled interface), rispetto a quella a finestre, nella quale gli oggetti si sovrappongono (come avviene, per esempio, con i tradizionali ambienti per PC). Nel primo caso il rischio di disorientamento e di sovraccarico informativo risulta molto più contenuto. In altri termini, gli utenti che navigano ambienti ipertestuali usando interfacce del primo tipo hanno maggiori probabilità di completare la propria missione cognitiva senza problemi.

Lo studio, intitolato Effects of Interface Windowing Models and Individual Differences on Disorientation and Cognitive Load in a Hypermedia Learning Environment, risale al 2004. Pertanto è stato realizzato prima che le interfacce multitouch si diffondessero. Tuttavia lo stesso Demirbilek, intervistato recentemente da Brian X. Chen per Wired (vedi Will the iPad Make You Smarter?), ha ipotizzato che tali interfacce possano rafforzare le nostre capacità cognitive, anziché indebolirle:

The interface of [the] iPad could work well for us. We use our hands instead of a keyboard or mouse, and it fits exactly how we behave and think in real life. In addition, the iPad interface looks easier for us, because it has larger-size text and bigger icons. It is less likely to cause cognitive overload to the user, based on my studies.

L’iPad, dunque, ci renderà più intelligenti? Posta in questi termini, la domanda è quanto meno ingenua. Al punto da meritarsi il sarcastico commento di un lettore di Wired:

I certainly became smarter after using an iPad. I realized it was way overpriced and left it in the store.

Tuttavia è importante riflettere sul fatto che le caratteristiche dell’interfaccia utenti non sono neutrali rispetto ai presunti effetti dei nuovi dispositivi di consumo dei media digitali sulle nostre capacità cognitive.

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