Nel momento in cui sembra confermato il lancio di Google Editions negli Stati Uniti entro la fine dell’anno e quindi l’ingresso del colosso di Mountain View nel mercato dei libri digitali (si veda l’articolo apparso sul Wall Street Journal di ieri, Google Set to Launch E-Book Venture) Bain & Company pubblica un’interessante ricerca intitolata Publishing in the digital era. Lo studio, svolto su un campione di quasi 3.000 consumatori di Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito e Corea del Sud, prevede che, entro il 2015, il 15-20% della popolazione del mondo sviluppato possiederà un dispositivo per la lettura di prodotti editoriali elettronici, sia esso un e-reader dedicato o un tablet multifunzione. Entro lo stesso anno il mercato degli e-book dovrebbe valere fra il 15 e il 25% del totale del settore librario. Secondo Bain & Company i lettori equipaggiati con e-reader tenderanno a leggere di più e saranno disposti a pagare per i libri elettronici. In questo senso la rivoluzione tecnologica in atto dovrebbe fare bene all’industria editoriale. Rimarrà comunque una quota prevalente di lettori di libri tradizionali. Da notare che a conclusioni analoghe è giunto un altro studio sullo stesso tema, realizzato da Marketing & Research Resources (si veda ancora il Wall Street Journal del 25 agosto scorso: The ABC of E-Reading).
Un po’ meno rosee appaiono le previsioni per gli editori di quotidiani e periodici. Come molti altri studi analoghi, anche quello di Bain evidenzia una disponibilità a pagare solo per contenuti premium, quali l’informazione finanziaria, le notizie locali e le analisi approfondite. Per le news generiche, invece, l’aspettativa dei consumatori continuerà a essere quella di riceverle gratis.