Come evolverà il quadro regolativo americano in materia di neutralità della Rete? In molti se lo domandano, dopo che Julius Genachowski, l’attuale presidente della Federal Communications Commision (FCC), ha annunciato l’intenzione di lasciare l’incarico nel giro di poche settimane. La notizia, diffusa tre giorni fa, non era inattesa. Tuttavia contribuisce ad accrescere l’incertezza intorno allo sviluppo dei dossier più caldi che riguardano le telecomunicazioni e Internet. Per la sostituzione di Genachowski si fanno tre nomi: Tom Wheeler, che ha sostenuto la campagna elettorale di Barak Obama e ha guidato in passato la National Cable Television Association, Lawrence Strickling, capo della National Telecommunications and Information Administration e consigliere dello stesso Obama, oppure Karen Kornbluh, ambasciatrice degli Stati Uniti all’OCSE. D’altra parte sotto la guida di Genachowski la FCC non aveva brillato per incisività. Con il suo atteggiamento fin troppo cauto e cerchiobottista, l’attuale presidente ha finito per scontentare tutti.
Paradigmatico è l’approccio distillato nel famoso regolamento sull’Open Internet Access, varato nel 2010. Esso distingue due tipi di accesso a Internet: quello tramite linea fissa a banda larga e quello “wireless”. Mentre ai fornitori di accesso con linea fissa si vieta ogni forma di irragionevole discriminazione, agli operatori di rete mobile sono concessi molti più margini di libertà. Della policy americana in materia di neutralità della Rete e di quella se possibile ancora più ambigua adottata dall’Unione europea abbiamo parlato nella lezione di oggi, nell’ambito del mio corso sulle Battaglie per il futuro di Internet. Di seguito pubblico i materiali presentati e discussi questa mattina:
